Prima di parlare nello specifico dell'alimentazione delle Calopsitta, è doveroso spendere qualche parola per descrivere le caratteristiche generali di questo splendido animale. Sia che tu già possieda un esemplare oppure sia intenzionata/o al suo acquisto crediamo sia utile e interessante conoscere più da vicino le sue caratteristiche e temperamento.

 

La Calopsitta in breve: caratteristiche tipiche

 

La Calopsitta (Nymphicus hollandicus), appartiene sì alla famiglia dei Cacatuidi ma è innegabile la sua maggiore somiglianza ai piccoli pappagalli sia nella forma sia per quanto concerne le dimensioni. Essa, infatti, presenta un corpo snello, ali affusolate e una lunga coda appuntita.

La caratteristica che più la accomuna con la famiglia cui appartiene è data dal ciuffo erettile che viene costantemente utilizzato dall'animale per esprimere i suoi stati d’animo, i suoi atteggiamenti e le sue emozioni.

In cattività questi le Calopsitta sono state allevate in diverse mutazioni; nonostante questo, possiamo affermare che mantengano in natura un aspetto caratteristico, che li rende particolarmente affascinanti.

Hanno un piumaggio in gran parte grigio, il musetto giallo e i guanciali sui toni dell'arancione, ma la loro particolarità più apprezzata e amata è senza ombra di dubbio il ciuffo giallo e grigio, che si erge lungo ed esile sulla loro testa. Si possono anche notare delle macchie bianche sulle ali.

Gli esemplari giovani e le Calopsitta femmine tendono ad avere una tonalità più opaca del loro piumaggio, con meno giallo sul volto; inoltre, rispetto ai maschi che tendono al grigio scuro, hanno le penne esterne della coda gialle e grigio chiaro. Per quanto non sia sempre facile distinguere il sesso dell'animale, queste caratteristiche possono costituire una discriminante.

 

Il temperamento della Calopsitta

 

Quando parliamo di una Calopsitta parliamo anche di un animale generalmente tranquillo.

Certo, i vocalizzi non mancheranno, ma chi possiede un esemplare di questa specie sicuramente sarà concorde nell'affermare che, rispetto alla maggior parte dei pappagalli, questi ultimi siano decisamente più tranquilli.

Questo aspetto potrebbe demoralizzare qualcuno, ma è sicuramente utile in un condominio o in un contesto in cui il rumore eccessivo può risultare fastidioso per i vicini.

Considera, però, che ogni esemplare, in questa specie come in qualsiasi altra, è unico e ha un suo proprio carattere.

 

Un breve accenno al carattere della Calopsitta

 

Caratterialmente, anche se abbiamo appena visto che esistono le eccezioni, siamo di fronte a un pappagallo molto affettuoso, che adora le coccole quando cresce in una famiglia e che si affeziona a tutti i membri.

La combinazione dito-becco, però, non è mai una buona idea. Anche se la Calopsitta non ha un becco particolarmente forte, corri il rischio che prenda questo tipo di gioco come abitudine e la situazione potrebbe diventare particolarmente spiacevole.

Anche se forse non tutti ne sono al corrente, è possibile uscire di casa e portare a spasso la propria Calopsitta, anzi è consigliato per permetterle di esplorare il mondo; per fare ciò è necessario acquistare una pettorina delle dimensioni adatte. Da Rosicchiando puoi trovare le Pettorine per pappagalli  adatte al tuo pet!

 

Cosa mangiano i pappagalli Calopsitta

 

Innanzitutto è bene precisare che le Calopsitta sono animali che tendono all'obesità, ma sono soggetti anche a tutta un'altra serie di problematiche tipicamente legate all'alimentazione. Mi riferisco alla carenza di iodio, all'autodeplumazione o ancora alla ritenzione delle uova.

Proprio per cercare di prevenire questi problemi è bene evitare di commettere l'errore più comune cui si incappa per quanto concerne il cibo per Calopsitta: fornire da mangiare unicamente semi.

Seppur sia vero che in natura ne mangino una grande varietà, è per contro assodato che le miscele di semi commerciali siano particolarmente ricche di grassi e carboidrati e contemporaneamente povere dei nutrienti necessari a mantenere in salute il nostro animale. Questo, unito all'inconfutabile fatto che il Calopsitta domestico sia più sedentario rispetto allo stesso esemplare selvatico, permette di comprendere perché una simile alimentazione sia altamente deleteria sul lungo periodo.

Un cucchiaio e mezzo di semi al giorno è una porzione più che corretta per un'equilibrata tabella di alimentazione per Calopsitta. Sempre parlando di semi, è da segnalare che le Calopsitta a volte possono essere selettive con il cibo, arrivando a rifiutare i semi che non sono di loro gradimento.

Come possiamo ovviare a questo problema legato al cibo per Calopsitta? Possiamo innanzitutto concedere i semi di girasole in maniera occasionale come premio o stuzzicheria durante l'allenamento, in modo che l'animale debba "guadagnarseli". Come razione quotidiana di mix di semi un giusto compromesso è rappresentato dalla miscela di miglio, scagliola comune, avena e grano. Volendo puoi anche appendere all'interno della gabbia dei ramoscelli di miglio; la Calopsitta apprezzerà averli a disposizione durante il giorno.

 

Frutta e verdura nell'alimentazione Calopsitta

 

Frutta e verdura, estremamente importanti per i nutrienti che sono in grado di garantire, dovrebbero rappresentare circa il 20-25% dell'alimentazione delle Calopsitta. È importante che siano accuratamente lavati e sarebbe bene tagliarli in pezzi piccoli per renderli maggiormente gestibili dall'animale e anche più facilmente e velocemente assimilabili.

Bisogna, però, tenere in considerazione che non tutte le verdure e la frutta sono adatte all'alimentazione della Calopsitta. Le verdure chiare, che hanno un'elevata quantità di acqua al loro interno, sono ad esempio troppo poco nutrienti e bisogna tenerne debito conto nel creare la tabella di alimentazione della Calopsitta.

Per quanto concerne la frutta è necessario accertarsi che il nostro pappagallo non ne mangi i semi o il nocciolo; alcuni di questi possono rappresentare un serio pericolo, specialmente quelli di mele e ciliegie che contengono tracce di cianuro.

Via libera, seppure con la dovuta moderazione, a verdure come spinaci, bietole, cime di rapa, broccoli, scarola, cicoria, carote, cavolo verde, indivia, pomodori secchi, zucca e patate dolci.

Tra i frutti adatti troviamo, invece, melone, nettarina, papaia, mango, uva, arancia, mandarino, pesca e banana.

Possiamo offrire ogni giorno una grandissima varietà di frutta e verdura e scoprire quali sono le preferenze della nostra Calopsitta!

Nella gabbia, oltre al ramoscello, può essere una buona idea lasciare anche un osso di seppia; aiuterà a mantenere equilibrate le riserve di calcio, minerale molto importante per la salute generale del volatile e ottima aggiunta nella tabella di alimentazione della Calopsitta.

 

Gli estrusi: un importante cibo per Calopsitta

 

La percentuale maggiore dell'alimentazione della Calopsitta è rappresentata dagli estrusi (siamo a circa il 70-80%).

Gli estrusi, che sono a volte erroneamente definiti come le "crocchette per pappagalli", sono in realtà alimenti formulati in maniera tale da coprire le necessità nutrizionali dei pappagalli.

Li troviamo in diverse formulazioni, alcune specificatamente ideate per adattarsi alle esigenze derivanti da determinate malattie ma anche dovuti alle differenti fasi della vita.

Tenendo in considerazione la selettività che a volte dimostrano le Calopsitta verso il cibo, è bene iniziare a offrire gli estrusi fin dalla tenera età; in questo modo ci si assicurerà più facilmente che vengano accettati. Clicca qui per scoprire i migliori estrusi per la tua Calopsitta!

 

L'acqua quale elemento fondamentale 

 

Ultimo aspetto ma non per questo meno importante è l'acqua.

Deve essere sempre pulita e cambiata spesso, anche più volte al giorno; l'ideale sarebbe farlo ogni volta che si sporca a causa di pezzi di cibo che cadono o, peggio ancora, a causa degli escrementi.

La ciotola che contiene acqua, ma lo stesso vale per quella ove andrà posizionato il cibo, deve essere lavata accuratamente con acqua saponata calda; è importante, infatti, evitare la formazione e conseguente proliferazione dei batteri e dei funghi. Clicca qui per trovare l’abbeveratoio per la gabbia della Calopsitta!

La regola generale rimane sempre una: non dare alle Calopsitta alimentazione che non daremmo a noi stessi!

E con questo consiglio generale ci auguriamo di aver fornito le informazioni utili e necessarie a guidare la scelta della migliore alimentazione per mantenere in salute le nostre Calopsitta. Da Rosicchiando trovi i migliori  alimenti estrusi per i pappagalli! Scoprili e offri il meglio al tuo pet.