Accogliere un coniglio in casa: cosa mi serve realmente
Dr Alessandro Melillo DVM, GPCert – ExAP - SPACS
Sempre più persone scoprono nel Coniglio un delizioso animale da compagnia, relativamente semplice da gestire in appartamento e con ritmi di vita ed esigenze compatibili con i ritmi della società odierna. Nelle nostre giornate frenetiche e stressanti, i saltelli buffi, l’affetto tranquillo e mai invadente e il condividere un divano tranquillamente seduti fianco a fianco, lui a digerire il ciecotrofo e noi con una tazza di the (de gustibus….) possono essere un vero e proprio balsamo.
Perché l’esperienza con il coniglio in casa sia però soddisfacente per entrambi è importante sapere alcune cose e prepararsi correttamente all’ospite col pon pon. Vediamo insieme cosa dobbiamo approntare prima di portare a casa il nostro nuovo amico.
PRIMA DI TUTTO: ABBIAMO PENSATO BENE ALLA NOSTRA SCELTA?
Un coniglietto può essere un meraviglioso compagno, ma è bene avere le giuste aspettative. Ad esempio il coniglio non è una buona scelta se cercate un compagno di giochi per un ragazzino chiassoso e vivace, o se desiderate un animale da portare fuori e con cui vivere l’ambiente esterno (sebbene un certo numero di conigli impari a portare la pettorina e nelle giuste condizioni a gradire delle passeggiate); allo stesso modo non è una scelta saggia se in casa avete furetti o cani con spiccato predatorio – bassotti, terrier, cani nordici….- o anche bambini molto piccoli che potrebbero fare involontariamente male al nostro nuovo ospite. Viceversa il coniglio è l’animale ideale per dei giovani adulti tranquilli che vogliono un animaletto con cui condividere l’ambiente domestico, ma anche per famiglie con bambini tranquilli che comprendano le giuste modalità di approccio ad un animaletto inizialmente timido ma con un grande cuore! Tenete anche presente che il coniglio, come TUTTI gli animali domestici, almeno inizialmente farà qualche inevitabile danno in casa; vedremo più avanti come limitare al massimo questi piccoli inconvenienti ma essi devono essere messi in conto.
UNO SPAZIO PER LUI
E’ oramai nozione diffusa che il coniglio non debba considerarsi un animale “da gabbia” e che mantenerlo chiuso permanentemente o la gran parte della giornata sia maltrattamento. Però d’altro canto non si può nemmeno prendere un coniglietto di 2 mesi e pochi etti e “buttarlo” allo sbaraglio nell’intero appartamento. Molto probabilmente avremo un coniglietto spaventato, che si nasconderà e tenderà a sfuggirci, rendendo difficile sia il farci amicizia che l’insegnargli alcune cose fondamentali, come l’uso della lettiera igienica.
Molto meglio invece far trovare già pronto uno spazio delimitato da un bel recinto per conigli, sufficientemente alto per impedirgli di saltar fuori e sufficientemente spazioso per alloggiare tutte le cose che gli serviranno (vedi oltre). Questa soluzione consentirà al nuovo ospite di ambientarsi sentendosi al sicuro in uno spazio delimitato (simile quindi alla cuccia dove è nato) e dove ritroverà facilmente i suoi odori e i suoi nascondigli sicuri: è importante che per i primissimi giorni il nuovo ospite sia lasciato il più possibile tranquillo, monitorando che mangi, beva e produca regolarmente i pellet fecali (“palline”). Se il coniglietto viene da una gestione inappropriata – alimentazione inadatta ad esempio – non bisogna cedere alla comprensibile tentazione di dargli subito del “cibo buono” cui lui non essendo abituato potrebbe reagire male, ma avere la pazienza di cambiarlo pian piano, sempre assistiti dal veterinario esperto.
Il recinto dovrà essere sistemato in un angolo tranquillo, lontano da TV,, stereo, finestre troppo assolate, condizionatori; ma allo stesso tempo in una stanza frequentata perché si abitui rapidamente ai vostri rumori ed odori.
E’ importante il fondo del recinto, che dovrà essere costituito da traversine lavabili, sia per isolare il piccolo dal freddo del pavimento che per dargli un substrato morbido e confortevole, ma soprattutto perché all’inizio non possiamo aspettarci che usi perfettamente la cassettina igienica.
ACCESSORI INDISPENSABILI
All’interno del suo spazio, il nostro nuovo coniglietto dovrà trovare:
1) un rifugio sicuro. Ottimi a questo scopo una casetta di legno oppure una casetta o tunnel di fieno pressato. Molti pensano che se si offrirà al coniglietto la possibilità di nascondersi, esso passerà tutto il tempo nascosto e non socializzerà con noi; invece è vero proprio il contrario, la sicurezza di potersi sempre rintanare al sicuro darà fiducia al nostro piccolo amico e lo renderà molto più disponibile a fare pian piano amicizia con noi.
2) una cassetta igienica. Spesso vengono proposte piccole lettiere angolari che vengono quasi sempre ignorate. La lettiera per un coniglio è un affare serio e deve essere comoda e spaziosa, in modo da accogliere comodamente il nostro coniglietto anche quando sarà adulto e possibilmente anche in compagnia. I conigli infatti amano stazionare nella lettiera, mangiucchiando il fieno e facendo le loro cose con tutto comodo, per cui se la trovano poco ospitale semplicemente sceglieranno di sporcare altrove. Una buona cassetta igienica è spaziosa e corredata di fieniera. Altrettanto importante è la lettiera: essa deve essere
- assorbente ed avere un buon controllo degli odori
- non tossica e non ostruttiva se ingerita (pochi conigli resistono alla tentazione di assaggiarla!)
- piacevole al contatto con le zampe, perché se il coniglio la trova fastidiosa, sceglierà di sporcare altrove.
Man mano che il coniglio usa la lettiera nel recinto, gli si potrà gradualmente dare più spazio, monitorando che riesca sempre a tornare nel suo “posto sicuro” ad usare la lettiera. Se dovesse cominciare a sporcare fuori, restringeremo provvisoriamente lo spazio fino a che il condizionamento non sarà completo. Teniamo comunque presente che un coniglio, soprattutto cucciolo, ha una capacità di controllo limitata: quindi è improbabile che una sola cassetta basti e ce ne vorrà probabilmente una nel recinto, una nella area giochi e potenzialmente una per ogni locale cui il coniglio avrà accesso.
3) Recipienti per il cibo. L’alimentazione del coniglio consta fondamentalmente di 3 gruppi di alimenti: il fieno, i pellet e i vegetali freschi. Ciascuno deve essere presentato in contenitori adatti, per evitare che il cibo venga contaminato e sprecato. Avremo quindi bisogno di:
- fieniera ossia una struttura di legno o di rete metallica che contenga il fieno sollevato da terra e da cui il coniglio prelevi volta volta quello che vuole mangiare. Molti conigli in realtà preferiscono mangiare il fieno a terra, ma si abitueranno pian piano ad usare la fieniera soprattutto se non la posizioneremo troppo in alto. La soluzione ottimale è posizionare la fieniera sopra la cassetta igienica, in quanto moltissimi conigli producono pellet fecali durante il consumo di fieno.
- ciotola per il pellet. Sono preferibili quelle di ceramica oppure di acciaio: evitare quelle di plastica che verranno presto rosicchiate e sembreranno sempre vecchie e sporche. Il pellet deve essere sempre a disposizione per il cucciolo mentre sarà dosato nel soggetto adulto, in accordo con il veterinario.
- per la verdura si può usare un vassoio su cui il coniglio può scegliere ed esplorare in maniera più naturale, oppure una palla sospesa che costringe a movimenti meno naturali ma in un certo modo stimola il coniglio a cercare il cibo e contemporaneamente mantiene la verdura lontana da substrato dove può contaminarsi. Un sistema non esclude l’altro e i due metodi possono essere proposti alternativamente per mantenere sempre attivo il coniglietto.
4) Recipienti per l'acqua. Tradizionalmente i conigli vengono addestrati a bere da appositi beverini a goccia che si appendono alle sbarre della gabbia o del recinto. Il principale vantaggio di questi beverini è che l'acqua rimane pulita a lungo e anche se ci si assenta si sta tranquilli che il conigli non rimane senza acqua. Attenzione però che ciò non ci esime dal controllare frequentemente i beverini che possono ostruirsi oppure guastarsi e svuotarsi, lasciando così il nostro coniglio bagnato ed assetato allo stesso tempo! Inoltre bisogna dire che il coniglio è strutturato per bere dal basso, chinando la testa, e non leccando goccia a goccia da un tubicino appeso: alcuni pensano che, soprattutto se anziano o con problemi di salute, possa non bere a sufficienza dal beverino appeso, andando cosi incontro a problemi di disidratazione cronica. L'alternativa è una pesante ciotola di ceramica non rovesciabile oppure una ciotola di acciaio saldamente fissata alle sbarre del recinto: queste soluzioni sono sicuramente più gradite al coniglio ma richiedono controllo e pulizia almeno quotidiani. Un buon consiglio è quello di mettere a disposizi entrambi i sistemi, in modo che il coniglio possa abbeverarsi in maniera naturale ma non rischi di rimanere assetato in caso di rovesciamento o contaminazione dell'acqua nella ciotola.
5) Giochi. Il coniglio è un animale intelligente ed attivo e si annoierà se sarà sempre da solo e senza niente da fare, anche se magari in uno spazio ampio. Non è necessario preparare tutto subito, ma mentre fate conoscenza col vostro nuovo amico ed imparate cosa gli piace, potete leggere questo articolo https://rosicchiando.it/blog/passatempi-e-arricchimento-ambientale-per-il-coniglio-da-compagnia e cominciare a prepararvi!
GIUSTO CIBO
L'alimentazione è la chiave della salute e del benessere del coniglio! Questo argomento è stato approfondito in diversi altri articoli nel blog https://rosicchiando.it/blog ma ripassiamo velocemente cosa ci serve:
1) Fieno, fieno, fieno in quantità! E' importante che il coniglietto abbia sempre a disposizione diverse qualità di fieno che saranno alternate o mescolate per mantenere sempre vivo l'interesse per questo fondamentale alimento.
2) Pellet di ottima qualità. Checchè si legga su alcuni gruppi di appassionati, il pellet non è un “surplus” oppure un “premietto”: è invece un alimento fondamentale e deve essere somministrato regolarmente, salvo diversa indicazione da parte del veterinario per problemi o esigenze particolari del vostro coniglio.
3) Vegetali freschi. In quantità moderata ed accuratamente calibrata sulle necessità del vostro coniglio, con l'aiuto del veterinario esperto.
4) Premietti o treats. E' importante che i premi per il coniglio – importanti come mezzo per creare un legame ed approfondire la relazione con lui – siano ricchi di fibre e poveri di grassi e di zuccheri. Scegliete quindi sempre treats prodotti dalle marche che producono buon pellet ed imparate a valutarne la composizione esattamente come fate per il mangime principale.
IL VETERINARIO ESPERTO
Nei primissimi giorni dopo l'adozione del vostro nuovo amico, sia che esso provenga da una associazione fidata o da un allevatore riconosciuto e tanto più se proviene da un negozio di animali o da un privato, è FONDAMENTALE portarlo a visita da un veterinario specializzato in questa specie. Un veterinario può essere un eccellente professionista per la cura del cane o del gatto ma non necessariamente sarà altrettanto preparato nella cura del coniglio, che ha anatomia, fisiologia e malattie profondamente diverse. E' importante anche cercare il veterinario fin da subito, anche se il coniglietto sembra stare benissimo, sia per avere conferma di questo apparente benessere, sia per stabilire fin da subito un rapporto con una persona che sarà fondamentale nel buon mantenimento del vostro nuovo amico.
Normalmente il veterinario visiterà accuratamente il coniglietto, lo peserà, ne controllerà l'occlusione dentale, il respiro, la presenza di segni relativi a parassiti esterni o malattie infettive e soprattutto eseguirà un esame delle feci per escludere la presenza dei pericolosi coccidi, parassiti intestinali che spesso causano la morte dei cuccioli di coniglio, soprattutto in corrispondenza di cambi di habitat o di alimentazione.